Art e Dossier

Il segreto intimo della tradizione pittorica: Chen Yuxing e Liu Xuanzhu in mostra a Venezia

categoria: In galleria

WHERE SILENCE DWELLS

Venezia
LINLI ART SPACE

Il 12 dicembre Cambi, nella seguita asta dedicata agli Old Masters, propone La Virtù che fustiga il Vizio, telero di Tintoretto e aiuti attribuibile agli anni Ottanta del Cinquecento. Il grande dipinto su tela si fa tellurico esempio della dicotomia dialettica fra disegno e colore che percorre tutta la storia dell’arte.

Negli stessi giorni, nel cuore di VeneziaLINLI ART SPACE presenta Where Silence Dwells, doppia personale che offre al pubblico le opere degli artisti cinesi Chen Yuxing (Yueyang Hunan, 1994) e Liu Xuanzhu (Changde Hunan,1990).

Il progetto espositivo, curato dalla docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia Claudia Cappello, mette in dialogo due potenti artisti sul tema della pittura figurativa, nel solco di quella attuale corrente estetica influenzata dalle grandi rappresentazioni di stato, che hanno dominato le pratiche ufficiali anche del recente passato dell’arte cinese.

Se in Tintoretto, dalla luce e dal colore esplode l’impianto iconografico e narrativo delle grandi rappresentazioni religiose e mitiche, quella proposta da Chen Yuxing e Liu Xuanzhu è una pittura intima e personale, che nasce dal dato soggettivo per mostrare la potenza espressiva degli autori attraverso un disegno sopraffino, che parte dal dato oggettivo per renderlo delicatamente universale.

Le opere accostate dei due pittori mostrano un dualismo convergente: Chen Yuxing pone come pretesto per le sue tele le foglie delle piante. Superando la tradizionale pittura di fiori, l’artista evolve il supporto pittorico e la tecnica stessa, che si fa fluida restando iperrealista, per condurre lo spettatore verso una condizione contemplativa, dove lo stupore mosso dalla resa mimetica viene sostituto da un moto emotivo rivolto verso l’interno, verso l’emozione minuta che i dipinti donano.

Liu Xuanzhu si offre al pubblico attraverso una serie di lavori per i quali Chen Yuxing ha posato come modella. Superando la ritrattistica, e tutti i suoi portati “istituzionali”, l’artista utilizza una grande competenza tecnica per mostrare ciò che non si può vedere, la tensione che esiste fra idea di sé e percezione del mondo; fra ciò che il soggetto ritratto sente di essere e come le altre persone lo vedono e “modificano”. Il silenzio è il vero nucleo narrativo di potenti dipinti che non rappresentano ma presentano, “sacrificano” sull’altare del pubblico Chen.

Nel dialogo veneziano, come efficacemente evidenziato dalla curatrice “[…] Gli elementi tematici, che oltrepassano la mera volontà progettuale per raggiungere un allargamento del senso in un silenzio significante, riportano ad un’aggregazione di nuove accezioni che, affrontando il reale, si rifugiano in una sorta di solitudine che regola la distanza tra corpi solidi e la loro essenza.”

Marco Roberto Marelli