La mostra di Mario Giacomelli per i 20 anni del Museo di fotografia contemporanea di Milano
Questo ricordo lo vorrei raccontare
Conto alla rovescia per l’attesa riapertura di Mufoco - Museo di fotografia contemporanea, il primo e tuttora unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia contemporanea e all’immagine tecnologica, che sabato 24 febbraio schiuderà le sue porte al pubblico in una veste tutta nuova. La sede di Villa Ghirlanda, a Cinisello Balsamo, sarà il fulcro dei festeggiamenti per i vent’anni della istituzione milanese, resa ancora più accogliente e innovativa grazie agli interventi finanziati dal PNRR e progettati dallo studio di design Dotdotdot. Un appuntamento da non perdere, che coincide con l’inaugurazione della mostra incentrata sul lavoro fotografico di Mario Giacomelli, a pochi mesi dal centenario della nascita.
Curata da Katiuscia Biondi Giacomelli e frutto della collaborazione con l’Archivio Giacomelli, Questo ricordo lo vorrei raccontare prende il titolo dall’omonima – e ultima – serie portata a termine dal fotografo prima della morte, avvenuta nel 2000. La serie, esposta per la prima volta nella sua interezza, racchiude preziosi elementi autobiografici e sposta l’attenzione sulla interiorità del suo autore che, commentando questo lavoro, affermò: “È come se io entrassi dentro di me e ne uscissi purificato”. I visitatori hanno dunque l’opportunità di ammirare sessantasei opere vintage tratte dalla serie e oltre quattrocento provini, testimoni dell’approccio di Giacomelli al linguaggio dell’obiettivo. Non mancano documenti scritti a mano e registrazioni audio e video, come quella inedita girata nel 1997 dal genero del fotografo, colto nei momenti decisivi della realizzazione della serie. Capace di restituire tutta l’immediatezza del presente nella cornice di scatti passati alla storia, Giacomelli è uno dei protagonisti dell’archivio di Mufoco, che custodisce sessantacinque stampe vintage appartenenti a serie particolarmente celebri ‒ da Verrà la morte e avrà i tuoi occhi a Metamorfosi della terra fino a Presa di coscienza sulla natura. La mostra, visitabile fino al 19 maggio 2024, è completata dal volume Mario Giacomelli. Questo ricordo lo vorrei raccontare, edito da Skinnerboox e presentato per la prima volta a livello nazionale nel giorno del vernissage.
I festeggiamenti per il compleanno del museo milanese non si esauriscono qui: fiore all’occhiello del Mufoco20Fest sarà l’installazione immersiva, allestita nei rinnovati spazi al pianoterra, che permetterà ai visitatori di interagire con la raccolta di oltre due milioni di opere provenienti da quaranta fondi fotografici di Mufoco, realizzate da un migliaio di artisti italiani e internazionali. Il dialogo con il pubblico e con la comunità locale sarà rinsaldato dai due eventi in programma nella mattinata di sabato 24 febbraio e nell’arco della giornata successiva. Il primo è la tavola rotonda conclusiva del progetto La fragilità che è in ognuno di noi, sviluppato grazie al coinvolgimento degli abitanti di Cinisello Balsamo in attività legate ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione. La tavola rotonda sarà accompagnata dalla proiezione del lungometraggio Ogni cosa ha il suo sguardo, prodotto da Enece Film. La giornata di domenica 25 febbraio, invece, sarà all’insegna di Che Lotteria!, esito degli incontri fra l’artista Ilaria Turba e i cittadini, i quali hanno offerto dipinti, disegni, scritti destinati a essere messi in palio e a comporre l’installazione poi donata al museo. L’obiettivo? Raccontare la vita della città e di chi la abita, consegnando al futuro un patrimonio di ricordi da salvaguardare.
Arianna Testino