La Natività di Michelangelo Pistoletto per l’Oratorio di San Lorenzo a Palermo
Nonostante siano trascorsi cinquantacinque anni dalla notte in cui la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio fu trafugata dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo sparendo nel nulla, la memoria di quel furto mai risolto è ancora viva nella mente del grande pubblico e degli addetti ai lavori. Per esorcizzare il tragico accaduto e tenere i riflettori accesi sulla vicenda, dal 2010 la rassegna Next – nata da un’idea di Bernardo Tortorici di Raffadali, presidente dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani ‒ invita gli artisti a realizzare una Natività che rispetti le dimensioni del dipinto originario e ne evochi il ricordo nel luogo in cui era esposto sino al momento della scomparsa.
Dopo Francesco De Grandi, Francesco Simeti, Emilio Isgrò, Vanessa Beecroft, è Michelangelo Pistoletto ad accettare la sfida lanciata da Next: l’artista biellese reinterpreta il capolavoro caravaggesco secondo la logica dei suoi celebri Quadri specchianti, inserendo nella composizione un chiaro rimando a uno dei cardini della propria poetica, il Terzo Paradiso, che amplia il simbolo matematico dell’infinito. Se la figura dell’angelo evoca il dipinto secentesco, il Terzo Paradiso sostituisce il cartiglio trasportato dalla creatura celeste e veicola un messaggio di speranza nei confronti di una nuova umanità.
L’intervento di Pistoletto, svelato allo scoccare della mezzanotte del 24 dicembre, sarà esposto sull’altare dell’oratorio palermitano fino all’8 gennaio 2025 per poi trovare una nuova collocazione ‒ fino al 17 ottobre 2025 ‒ nell’anti-oratorio. Dialogando con la rappresentazione del Martirio di San Lorenzo allestita sulla controfacciata dell’oratorio, la Natività specchiante di Pistoletto dà vita a un gioco di riflessi che coinvolge gli spettatori e l’ambiente in cui è inserita, attivando le dinamiche partecipative di cui è portatrice.
A chiarire intenti e meccanismi dell’opera è il suo stesso autore, che afferma: “Mantenendo una parte dell’antico dipinto, l’Angelo che scende dal cielo porta l’Annunciazione del Terzo Paradiso come simbolo di un equilibrio possibile tra natura e artificio. Questa visione invita a una responsabilità collettiva, trasformando il conflitto in un nuovo orizzonte di civiltà, dove la creazione prevale sulla distruzione”.
Il desiderio di fornire una alternativa alla distruzione è anche alla base di Next, come sottolinea il suo ideatore, Bernardo Tortorici di Raffadali: “È un’azione di risarcimento etico che i diversi artisti, nel corso degli ultimi quindici anni, hanno voluto donare all’oratorio aderendo al progetto Next. La partecipazione di una figura della grandezza di Michelangelo
Pistoletto ci conforta, da un lato, nel riconoscere che il furto non è stato soltanto un crimine ai
danni dell’oratorio e di Palermo, ma un attacco alla storia dell’arte stessa. Dall’altro contribuisce a lenire il dolore della ferita subita attraverso una nuova creazione che non è solo un’opera d’arte, ma anche un potente gesto di solidarietà umana”.
Arianna Testino