Art e Dossier

La rinascita del MACRO: un nuovo inizio tra mostre, eventi e la visione poetica di “Abitare le rovine”

categoria: Eventi
11 dicembre 2025 – 22 marzo 2026

Abitare le rovine del presente

La riapertura del MACRO a Roma segna un momento decisivo per la vita culturale della capitale, restituendo alla città un museo rinnovato, aperto e pensato come un organismo vivo che respira insieme alla città. L’ingresso del pubblico negli spazi ripensati conferma l’ambizione dell'istituzione di diventare un punto d’incontro, un luogo che accoglie linguaggi diversi e li lascia dialogare, intrecciando arte, cinema, musica, performance e riflessioni sulla città contemporanea. La nuova direzione artistica inaugura una stagione che non si limita a presentare mostre, ma propone un vero ecosistema culturale, con una sala cinema, un articolato programma pubblico e un’ampia offerta educativa.

L’intero palinsesto espositivo restituisce uno sguardo sulla vitalità della scena romana, ma è la mostra Abitare le rovine del presente a imporsi come uno dei nuclei più significativi. Curata da Giulia Fiocca e Lorenzo Romito del collettivo Stalker, l’esposizione mette al centro i luoghi della città che, nel tempo, hanno trovato nuove vite al di fuori dei percorsi istituzionali. Attraverso installazioni, materiali d’archivio e una grande mappa che censisce cento “rovine attive” del presente, la mostra racconta il modo in cui Roma abbia saputo reinventarsi grazie a pratiche spontanee, occupazioni, gesti comunitari e processi di rigenerazione nati dal basso. Luoghi come Spin Time, Corviale, il Lago Bullicante o il Quarticciolo emergono come ecosistemi sociali capaci di generare forme alternative di convivenza, rispondendo a bisogni che la città non sempre riesce a soddisfare. In una sala dedicata, una linea del tempo intreccia 150 anni di lotte per l’abitare con opere che reinterpretano il tema della casa e della resistenza urbana: dal fregio-diario di Jessi Birtwistle alle fotografie-cartello di Armin Linke fino al video di VEGA sulle esperienze di riappropriazione degli spazi. L’esposizione si completa con uno spazio concepito come “zona di negoziazione”, un ambiente aperto dove cittadini, artisti e studiosi sono invitati a ritrovarsi e discutere del futuro dell’abitare.

La riapertura del MACRO non è dunque soltanto un ritorno, ma un invito a ripensare la città attraverso le sue energie più vive. E Abitare le rovine del presente ne diventa il manifesto, mostrando come proprio le fratture e gli spazi irrisolti possano trasformarsi nei luoghi più fertili per immaginare il domani.

Sara Draghi