L’art et l’enfant. Chefs-d’oeuvre de la peinture française
Come recepirono l’infanzia gli artisti francesi dal XVII al XIX secolo? Quanto hanno influito gli ideali del singolo pittore sulla diversa rappresentazione dei piccoli? Sul filo di questi interrogativi si svolge la mostra al Marmottan, con interessanti spunti senza che un argomento di così vaste implicazioni possa ritenersi esaurito. Protagonisti sono i dipinti da musei e collezioni di tutta Europa, ma non mancano curiose eccezioni, come il piccolo avorio del primo Settecento del tedesco Stefan Zick: è il modellino di una donna incinta, che sul ventre si può aprire per mostrare il feto. Il parto era spesso fatale per nascituro e puerpera; così nel 1773 una gentildonna scrisse un libriccino sull’“arte del parto”, qui esposto vicino a un bizzarro tabellone “anatomico” su cuoio, di Jacques Gautier Dagoty: illustra le posizioni del feto, da quella più canonica alla più pericolosa, con la testa in alto. In basso, in una boccettina naviga una sorta di feto in trasformazione da uno spermatozoo. Comunque, nell’epoca dei lumi l’interesse degli adulti e degli artisti per il mondo dell’infanzia era scarso. Nei ritratti di corte piccoli bonsai di adulti sono infagottati in abiti non consoni alla levità della prima stagione della vita. Alcuni tristanzuoli giocano con la tata, mentre la mamma appare distante, nel fisico e nella mente. Una tela di Chardin raffigura un elegente, malinconico fanciullo allo studio, mentre si distrae con una trottolina. Altri sfogliano libroni o si sforzano d’interessarsi al mappamondo. Nel corso del XIX secolo, poi, artisti come Bastien-Lepage registrarono lo stato di abbandono e miseria della popolazione infantile mentre altri, come Renoir e gli impressionisti, dipinsero piuttosto il mondo dorato di un gioco, una corsa, la lezione con l’istitutrice. Con Picasso, Dubuffet e altri ci si accosta infine ai disegni infantili. Picasso dichiarò che da ragazzo sapeva disegnare come Raffaello, e che aveva impiegato l’intera vita per farlo come i bambini. Il suo Il pittore e il bambino è l'ambivalente autoidentificazione dell'anziano maestro con un piccolo artista. Fra i capolavori, oltre a tre dipinti di Renoir e a uno schizzo di Cézanne, il celebre Bambino nel parco di Vallotton, La Boxe di Denis e il Ritratto del figlio Pierre di Matisse.
Gloria Fossi