Le isole incantate. Il Grand Tour e la pittura di veduta nei domini Borromeo: da Gaspar Van Wittel a Luigi Ashton
Fu il pastore anglicano Gilbert Burnet che durante il suo viaggio in Italia nel 1686 coniò la definizione di «Isola Incantata» visitando l’Isola Bella, la stessa che oggi viene celebrata, insieme alle altre isole Borromee. L’esposizione, curata da Alessandro Morandotti con la collaborazione di Fenisia Cennamo, Veronica Drago ed Elisabetta Silvello, presenta dipinti, disegni, incisioni e fotografie, insieme a testimonianze letterarie dalla fine del XVII all’inizio del XX secolo, che celebrano la fortuna delle isole Borromee, divenute da quel fatidico 1686 tappa imprescindibile dei viaggiatori europei del Grand Tour. In mostra oltre alle testimonianze dedicate alle meraviglie del palazzo e del giardino dell’«Inchanted Island», progettati da Giulio
Cesare III e Carlo III Borromeo e ampliati e definiti da Vitaliano VI (1620-1690), anche vedute delle altre residenze dei Borromeo sul lago Maggiore (dalla rocca di Angera ai castelli di Cannero) e delle loro proprietà lombarde. Esposto inoltre anche il gruppo delle Delizie, dipinte da Francesco Zuccarelli tra il 1748 e il 1750, una serie di tele – riportate al loro originario splendore da un recente restauro – con vedute dei domini Borromeo sul lago Maggiore, in cui motivi tratti dal vero ed elementi d’invenzione si mescolano. Catalogo Scalpendi Editore.