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Lee Miller: una mostra a Torino

categoria: Mostre
1 ottobre 2025 – 1 febbraio 2026

Lee Miller. Opere 1930-1950

Torino
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Ad omaggiare i dieci anni di attività e programmazione di CAMERA- Centro Italiano per la Fotografia a Torino, la grande retrospettiva Lee Miller. Opere 1930-1950, a cura di Walter Guadagnini e visitabile fino all’1 febbraio 2026. L’esposizione prende in considerazione il ventennio di produzione di Lee Miller, tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, in cui fashion, guerra e sperimentazioni si susseguirono e alternarono trasmettendo contemporaneamente lo spaccato storico del tempo e il valore stilistico di un’autrice che non solo rivoluzionò il concetto di “fotografico”, ma fu anche pietra miliare per le future fotografe donne.


L’archivio di Lee Miller si mostra a Torino con 160 immagini, molte delle quali inedite, che seguono cronologicamente la vita e la produzione della fotografa americana, ponte di raccordo tra l’America, l’Europa e l’Africa. C’è il periodo delle sperimentazioni surrealiste parigine, le solarizzazioni a fianco del suo mentore-amante e poi amico Man Ray; tornata in America, la produzione di moda, la ritrattistica e il lavoro dal taglio commerciale, dopo aver aperto un proprio studio fotografico; c’è l’Egitto con i suoi paesaggi mistici ed evocativi; e poi la guerra, che raccontò, sia attraverso le immagini, ma anche attraverso una scrittura giornalistica puntuale ed emozionante, per le pagine di "Vogue". A seguito delle truppe americane Lee Miller scattò alcune delle sue immagini più iconiche e più crude, come quelle dei campi di concentramento o la famosissima fotografia che la vede immersa nella vasca di Adolf Hitler, dopo la ritirata dell’esercito tedesco. Produrre questo genere di immagini e l’esperienza violenta della guerra la porteranno, in seguito, a mettere da parte la sua macchina fotografica e a relegare in soffitta il suo archivio. Ritiratasi nella casa di campagna nel Sussex, insieme al marito Roland Penrose, Miller produsse, successivamente, immagini familiari, ritratti ai suoi cari, agli amici, non dimenticando mai, però, la sua visionarietà e il suo spirito surrealista, il senso della composizione, dell’ironia e della sperimentazione. 
La mostra da CAMERA a Torino restituisce dettagliatamente la storia e la produzione di una delle più grandi fotografe del XX secolo. 

Francesca Orsi