Art e Dossier

A Londra i ritratti di Goya

categoria: Mostre
7 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016

Goya: The Portraits

Londra, Gran Bretagna
National Gallery
Orario: 10-18 V 10-21

Francisco Goya (Fuendetodos 1746 - Bordeaux 1828), è uno dei beniamini del pubblico delle grandi mostre. Nato prima di Mozart, sopravvissuto a Napoleone, sublime ritrattista di aristocratici e testimone degli ultimi fasti della corte madrilena prima dei Borbone, Goya ha traghettato la pittura spagnola dalla tradizione di Velázquez e del "siglo de oro" a un linguaggio più moderno, venato anche di drammi e foschi presagi. A Madrid al Prado si è conclusa il 5 maggio 2015 l’affascinante esposizione Goya en Madrid, con decine di cartoni eseguiti fra 1775 e il 1794 per gli arazzi reali, dipinti che sancirono il definitivo rapporto di fiducia fra il pittore e la corte di Carlo III e Carlo IV: ritratti, scene di caccia, giochi di bambini ma anche sogni, ormai nell’immaginario collettivo come esempi di vivida vita quotidiana. Adesso la National Gallery di Londra organizza un evento altrettanto spettacolare, unico non solo per la capitale del Regno Unito: una grande mostra, la prima, centrata sui ritratti dipinti da Goya. Ci saranno, per eccezionale concessione “last minute” del Patrimonio Nacional di Spagna, anche due grandi ritratti che di rado hanno viaggiato: Carlo IV in abiti da caccia, col fedele cane al fianco, e Maria Luisa con la mantilla (1799), che da sempre, con le cornici dorate originali, sono in una stanza del Palacio Real di Madrid in collegamento con la Sala del trono. A Londra i due dipinti staranno vicini al celebre Ritratto della duchessa d’Alba (1777), in prestito dalla Hispanic Society of America di New York e quello, bellissimo, del marito, il duca d’Alba (dal Prado), raffigurato “all’inglese”, in piedi, appoggiato a un clavicembalo, con uno spartito di Haydn fra le mani. Un’altra settantina fra ritratti e autoritratti sarà inoltre esposta a Londra. Potremo così verificare l’impeccabile esempio di interazione fra un pittore e il suo linguaggio, ovvero l’indelebile rapporto, anche psicologico, che lega Goya al ritratto. Questo suo “discorso”, piuttosto che genere, dai valori tanto espressivi, gli permise di superare le tappe critiche delle iniziali fasi tardobarocche e rococo della sua attività, per giungere a una pienezza stilistica che sarà modello per la pittura a venire, non solo spagnola. Fra i capolavori da musei e collezioni private di tutto il mondo, oltre che iberiche, potremo ammirare diverse raffigurazioni degli illuminati duchi di Osuna, grandi mecenati, con o senza i loro piccoli, e il monumentale Ritratto della famiglia dell’Infante don Luis di Borbone, in prestito dalla Fondazione Magnani Rocca (Corte di Mamiano, Parma), sapiente gioco di luci e ombre, di sguardi e ammiccamenti, che Goya dipinse per il fratello cadetto di re Carlo III nel palazzo di Arenas de San Pedro, a ovest di Madrid, attorno al 1783, dove l’Infante si era ritirato con l’amata Maria Teresa Vallabriga, sposata contro il volere della famiglia. Mostra da non perdere per chi abbia programmato un viaggio a Londra. Consigliata la prenotazione del biglietto online (massimo sei biglietti)

Gloria Fossi

 

Un'introduzione del curatore