Art e Dossier

Occhi puntati su dialogo e relazioni alla Biennale di Lione 2024

categoria: Eventi
21 settembre 2024 – 5 gennaio 2025

Biennale de Lyon

Conto alla rovescia per l’edizione numero diciassette della Biennale di Lione, la rassegna che da più di tre decenni schiude le porte della città francese e dell’intera regione dell’Auvergne-Rhône-Alpes alla ricerca artistica contemporanea. 

Intitolata Les voix des fleuves ‒ Crossing the water, quest’anno la kermesse diretta da Isabelle Bertolotti conta sulla curatela di Alexia Fabre, a capo della scuola Beaux-Arts de Paris, e rafforza il legame con il territorio attraverso l’idea di relazione e dialogo alla base del progetto espositivo. Gli interventi dei numerosi artisti coinvolti – da Chantal AkermanJeremy Deller, da Latifa Echakhch a Omer Fast, da Otobong Nkanga a Mathieu Pernot ‒ animano una conversazione a distanza che si estende agli ambienti nei quali le opere sono installate, entrando in contatto diretto con la loro storia. Ne sono un esempio Les Grandes Locos e la Cité Internationale de la Gastronomie, per la prima volta ospiti della biennale d’oltralpe. Le precedenti destinazioni d’uso dell’ex complesso industriale ferroviario e dell’ex ospedale noto come Grand Hôtel-Dieu risuonano tuttora fra le mura degli edifici e diventano “materia viva” nello sviluppo della riflessione proposta dalla rassegna, che indaga il mutevole sistema di legami sociali fra luoghi e individui usando come strumento il linguaggio dell’arte. 

macLYON – Musée d’art contemporain, Fondation Bullukian, Musée des Beaux-Arts de Lyon, Station Métro B – Gare Part-Dieu e Musée gallo-romain Saint-Romain-en-Gal sono solo alcune delle altre sedi che accolgono le opere degli artisti, alcune delle quali create per l’occasione grazie all’apporto volontario dei residenti sul territorio regionale. L’obiettivo è, ancora una volta, quello di creare opportunità di condivisione e scambio a partire dalle esperienze e dalle domande di ciascun individuo – come sottolinea la direttrice artistica Isabelle Bertolotti ‒, ampliando così il raggio di azione dei singoli lavori. 

Si rinnova infine l’appuntamento con Jeune création internationale, iniziativa nata dalla collaborazione fra la Biennale di Lione, l’Institut d’Art Contemporain di Villeurbanne, macLYON e una scuola della regione dell’Auvergne-Rhône-Alpes, che quest’anno è l’École Supérieure d'Art Annecy Alpes. Dieci giovani artisti – la metà dei quali di provenienza locale – sono stati invitati a realizzare un progetto per la biennale rispondendo agli stimoli offerti dal contesto in cui sono immersi e rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e trasversale.

Arianna Testino