Art e Dossier

Art-e-Dossier-Banner-940x240-V3.jpg
Art-e-Dossier-Banner-940x240-V3.jpg

Paul Klee, in mostra a Lugano

categoria: Mostre
13 ottobre 2022 – 8 gennaio 2023
Lugano, Svizzera
MASI LAC - Museo d’arte della Svizzera italiana

La mostra Paul Klee. La collezione Sylvie e Jorge Helft in corso al MASI LAC - Museo d’arte della Svizzera italiana, presenta per la prima volta in un’istituzione museale una settantina di opere su carta di Klee fra disegni, litografie e incisioni appartenenti alla collezione di Sylvie e Jorge Helft. Le opere coprono un arco temporale che dal 1914 arriva sino alla morte dell’artista nel 1940 ed evidenziano non solo l’importanza nell’opera di Klee del disegno, ma anche della linea. È noto infatti che Klee avesse in grande considerazione il disegno che rappresentava una delle componenti principali del suo lavoro e che egli non concepì mai solo come fase preparatoria alla realizzazione un dipinto, bensì come opera autonoma, così come dimostra anche il cospicuo numero di opere grafiche realizzate dall’artista. L’esposizione, suddivisa in sezioni tematiche, analizza come la linea sia stata usata da Klee nelle diverse fasi della sua attività. La mostra ripercorre inoltre alcuni momenti fondamentali della vita dell’artista portando l’attenzione del visitatore su tematiche spesso affrontate da Klee come il rapporto con la natura, che rappresentava un’importante fonte di ispirazione, o la sua passione per la musica e il mondo del teatro e del circo. Non manca anche una sezione dedicata al periodo di insegnamento alla scuola del Bauhaus, dal 1921 al 1931. Anni fondamentali e molto produttivi, non solo per la quantità di opere realizzate, ma anche per gli scritti che ne scaturirono e che portarono Klee a fare chiarezza sulla sua concezione teorica della creazione artistica: «Quando per me giunse il momento di insegnare, fui costretto a chiarire a me stesso ciò che − di solito inconsciamente − facevo». Fra le opere in mostra, Mamma clown (1930), un disegno a penna su carta e cartone di ispirazione geometrico-cubista e L’altra stanza dei fantasmi (nuova versione) del 1925, un disegno a ricalco a olio e acquerello su carta su cartone, tecnica che fu spesso usata dall’artista. La mostra, curata da Francesca Bernasconi e Arianna Quaglio, è accompagnata da un catalogo edito da Scheidegger & Spiess ed Edizioni Casagrande.