Pax Paloscia alla Crumb Gallery di Firenze
Un altro universo. Pax Paloscia
Fino al 28 febbraio 2025 sarà visitabile la mostra dell’artista italiana Pax Paloscia, alla Crumb Gallery di Firenze, tra le prime realtà in Europa e l’unica in Italia a promuovere, sostenere ed esporre solo artiste donne. Un altro universo è il titolo dell’esposizione al numero 191 rosso di via San Gallo: un vero e proprio invito per il visitatore a leggere la delicata fase dell’adolescenza. Un periodo tanto universalmente condiviso, quanto profondamente intimo e unico, analizzato ora attraverso il linguaggio della street art, ora tramite il fumetto, l’illustrazione, la fotografia, il documentarismo e l’iperrealismo.
Tra le tante tele esposte alla Crumb, attira l’attenzione il volto del Ragazzo in rosa (2024), che emerge da uno sfondo colorato sul cui corpo si abbandona, si confonde, creando una connessione indissolubile tra sé e il mondo. Gli occhi del fanciullo sono semichiusi, guardano verso l’osservatore con aria triste, stanca, assorta nei propri pensieri, confusa e a tratti diffidente. Potrebbe sembrare quasi infastidito dalla nostra presenza: basti osservare l’inclinazione della testa unita alla smorfia delle carnose labbra. La pennellata è veloce, inquieta come il mare in tempesta, rosa come la giovinezza. Pax Paloscia esprime così quel fragile passaggio dall’infanzia all’età adulta: una ricerca e metamorfosi dell’io esteriore e interiore. È quel momento in cui le certezze e l’innocenza vengono meno e si inizia a dare voce alla paura per cercare di superarla o renderla più mite. Un gioco non troppo semplice, dove è facile perdersi, specie se a mancare è una guida, dove il desiderio di libertà incontra e si scontra con l’ansia di non essere compresi e voluti dalla società in cui si vive. Ecco che il tema della maschera, come quella di Mr. Fox (2021), diventa quel limbo tra realtà e finzione da cui è sempre più difficile liberarsi, specie in un periodo storico come il nostro. “Un altro universo” dà voce, dunque, a quell’adolescente che è quasi a metà tra umano e divino, tra infinito e limitato, ma che incarna perfettamente la forza necessaria a connettere i due mondi.
Ginevra Poli