Piero Manzoni 1933-1963
Promossa e prodotta dal Comune di Milano, a cinquant’anni dalla sua prematura scomparsa Palazzo reale celebra Piero Manzoni, con una grande antologica a cura di Flaminio Gualdoni e Rosalia Pasqualino di Marineo in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni. Si tratta della mostra più completa mai realizzata in città dalla sua morte avvenuta nel 1963 che riunisce oltre centotrenta opere attraverso cui è possiblie ricostruire tutta la sua parabola artistica. Dagli esordi negli ultimi anni Cinquanta in area postinformale con Fontana e Burri alla concezione degli Achromes – quadri bianchi con rilievi plastici e ombre e stesure di gesso spatolato –, dalle Linee d’artista – cilindri di cartone datati e firmati contenenti un rotolo di carta su cui è tracciata una linea di inchiostro di lunghezza variabile – alle uova contrassegnate con la propria impronta digitale e ancora dai Corpi d’aria e Fiato d’artista fino alla celebre Merda d’artista che rappresenta l’estremizzazione del suo pensiero sull’artisticità implicita in ogni atto dell’autore. Artista riconosciuto a livello internazionale, Manzoni è stato tra i protagonisti della stagione di maggior fervore creativo del secondo dopoguerra, a fianco di un maestro come Fontana e referente della neoavanguardia europea, tra Yves Kline in Francia e il Gruppo Zero in Germania. Completano il percorso della mostra manifesti, fotografie, cataloghi, lettere e un filmato con inediti che restituiscono il clima fervido della Milano degli anni Cinquanta-Sessanta. Catalogo Skira.