Riapre la Pinacoteca Civica di Ancona
Da sabato 6 dicembre riaprono le porte della Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona, un museo che negli ultimi due anni è stato sottoposto a un ampio progetto di riqualificazione e di riallestimento della collezione permanente, considerata tra le più importanti della Penisola per la straordinaria presenza di opere di pittura marchigiana, veneta e delle varie scuole italiane. La sua sede storica, Palazzo Bosdari, è stata infatti interessata da lavori di adeguamento impiantistico, meccanico, elettrico e di climatizzazione, assicurando al museo standard di conservazione e fruizione adeguati al suo ruolo, mentre un progetto scientifico relativo al patrimonio artistico è stato pensato per una fruizione più completa, anche grazie al coinvolgimento del Museo Tattile Statale Omero per gli aspetti museografici legati all’accessibilità e all’inclusione. La riapertura si inserisce inoltre nel percorso di candidatura di Ancona a Capitale italiana della Cultura 2028, oltre a legarsi al Premio Marche che, dopo vent’anni, torna nella città dorica dove è nato con la mostra dal titolo Erratica.
In totale la Pinacoteca esporrà 133 opere, mentre più di 600 lavori saranno conservati nei nuovi depositi attrezzati con sistemi di climatizzazione e sicurezza. Spiccano in particolare due dipinti di Tiziano Vecellio, la Pala Gozzi e la Crocifissione, che oggi risultano molto più leggibili, come del resto avviene per la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto che è stata ricollocata in una sala distinta. L’esposizione si è peraltro arricchita con un ampliamento del corpus delle opere di Francesco Podesti, l’individuazione del bassorilievo del XV secolo che forse raffigura Ciriaco d’Ancona – una sorta di “spirito guida” che invita il visitatore a scoprire i tesori del museo - e l’inserimento dell’affascinante Ritratto di donna della famiglia Ferretti del sec. XIX. Sono state valorizzate anche le opere di Olivuccio di Ciccarello, quelle dell’anconetano Andrea Lilli, la Madonna con Bambino di Carlo Crivelli e La Negromante attribuita ad Angelo Caroselli. Tra gli altri highlights della Pinacoteca si fanno notare due opere di Guercino – nell’Immacolata, in particolare, la Vergine sembra emergere dal paesaggio marino che richiama il golfo di Ancona – le quali oggi si trovano l’una a fianco dell’altra così da esaltare reciprocamente la loro forza espressiva.
Grazie al nuovo allestimento il percorso risulta fluido e offrirà ai visitatori un’esperienza culturale moderna, accessibile e coerente, rendendo esplicito il forte legame identitario che si è instaurato nel tempo tra la Pinacoteca e la città. Il museo infatti fu fondato il 1° giugno 1884 in seguito alla donazione di un consistente nucleo di opere e disegni di Francesco Podesti che vennero collocate nel convento di San Domenico, per poi trovare spazio negli ambienti di San Francesco delle Scale, distrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Dopo essere stata ospitata nel Palazzo degli Anziani, nel 1973 la Pinacoteca fu trasferita nella sede attuale di Palazzo Bosdari che venne ampliata tra il 2009 e il 2016 e quindi riqualificata, anche grazie ai fondi PNRR, tra il 2023 e il 2025.
Marta Santacatterina

