Rosso impero e Rosso moda: due mostre alla Fondazione Zani
Rosso impero. Porfido egiziano dall’antico al Barocco e Rosso moda. Abiti scultura di Roberto Capucci sono le protagoniste della seconda e terza tappa del progetto espositivo Trilogia rossa di Casa museo Fondazione Paolo e Carolina Zani. Ideato da Massimiliano Capella il progetto ruota attorno al colore rosso ponendo a confronto oggetti e opere d'arte di diverse epoche unite dal comune denominatore del colore. Rosso impero. Porfido egiziano dall’antico al Barocco presenta una selezione di busti, ritratti e sculture in porfido rosso egiziano datate dal III al XVIII secolo, provenienti dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli Onlus di Roma, poste a dialogo con vasi, anfore e bruciaprofumi del medesimo materiale, parte della collezione di Casa museo Zani. Un confronto che racconta nei secoli i valori simbolici, i metodi di lavorazione e le destinazioni assunte da questo pregiatissimo e ricercato marmo, amato da Cleopatra ed emblema imperiale da Diocleziano in avanti. Esposte sculture di epoca romana come il Busto loricato giovanile e la Piccola testa virile, ma anche esempi che raccontano il successo che il marmo egiziano ebbe anche nei secoli successivi. Fra questi un Busto di giovane donna “all’antica” del XVI/XVII secolo e un mortaio con pestello del Settecento. Rosso moda. Roberto Capucci tra fuoco e cinabro accosta invece sculture e oggetti d’arte applicata in porfido rosso egiziano e una selezione di nove abiti-scultura realizzati dagli anni Cinquanta del Novecento al 2024 da Roberto Capucci, provenienti dell’omonima Fondazione. Il rosso degli abiti-scultura di Capucci, fra cui l’iconico Nove Gonne del 1956, si confrontano con le forme e le volumetrie degli oggetti in porfido rosso screziato di bianco. Esposto anche Fuoco, l’abito presentato da Capucci nel 1985 in taffetà sauvage, composto da un corpetto e ventagli plissé simili a fiammelle in quattordici tonalità. Entrambe le mostre sono visitabili presso Casa museo fondazione Paolo e Carolina Zanisino sino al 5 maggio.