Art e Dossier

Sotheby’s Milano: da Morandi a Burri e Fontana

categoria: Aste e mercato

Sotheby’s di Milano e Morandi formano una coppia vincente e non solo per quella tela del 1959 venduta nel novembre del 2022 per 3,2 milioni. Anche ieri sera un’altra Natura morta, stavolta del 1956, è risultata il top lot passando di mano per 1.380.000 euro, appena al di sopra di una stima minima decisamente importante. E’ stato ben accolto un Fiori, piccolo (19x21cm) ma dipinto con impressionante maestria, venduto per 240.000 euro. A luce e ombre è invece inaspettatamente stata la serata di Lucio Fontana, altra star del mercato nostrano. Certo un suo Concetto spaziale. Attese, 3 tagli in non esaltante monocromo blu e del 1967, è stato venduto per ben 840.000 euro e un altro Concetto spaziale rosa con un importante buco in mezzo alla tela e una serie di graffiti è passato di mano per 444.00 – ossia nei pressi o oltre la stima massima. Ma altri pezzi appena più inconsueti sono andati invenduti, a partire da un interessante Concetto spaziale su carta intelata del 1958, di ben 96x134 cm e datato 1958. Alighiero Boetti è stato accolto molto bene, con quattro pezzi tutti venduti ben al di sopra della stima minima, con vera star un ormai classico Aerei a penna blu e su carta incollata in tela, venduto per 384.000 euro, ossia oltre il doppio delle aspettative. I collezionisti hanno insomma voluto di nuovo premiare le opere più note degli artisti più popolari, come Burri o Castellani o Schifani. Vero che un Achrome di Manzoni non è passato di mano, ma aveva subìto nel tempo almeno due colpi, di cui uno immediatamente visibile. Da notare l’andamento di Carla Accardi: Verderosso, una caseina su tela, è stata venduta per 90.000 euro, ma un più grande e atipico monocromo Bave d’erba è rimasto nelle mani della casa d’asta.  Qualche segno di ripresa hanno dato gli artisti della Transavanguardia al di fuori di Paladino che non era caduto nel dimenticatoio: Aurora di Nicola De Maria è stato venduto come primo lotto per ben 36.000 euro e Rabbit for Breakfast di Chia per 45.500 – valori lontanissimi dai record degli artisti, ma comunque positivi. 

Daniele Liberanome