Stefan Gierowski e Sean Scull in mostra a Varsavia
Beyond the Line: From Finite to Infinite, From Physics to Metaphysics
Fino al 24 novembre, la Fondazione Stefan Gierowski a Varsavia ospita la mostra intitolata Beyond the Line: From Finite to Infinite, From Physics to Metaphysics (‘Oltre la linea: dal finito all'infinito, dalla fisica alla metafisica’) un dialogo artistico che mette a confronto le opere di due giganti dell'arte astratta, Stefan Gierowski e Sean Scull ed esplora il potere della linea e della forma astratta per trascendere il mondo fisico, creando un ponte tra arte, filosofia e percezione della realtà.
L'incontro tra due maestri dell'astrazione
Stefan Gierowski (1925-2022), una delle figure più influenti dell'arte astratta polacca, e Sean Scully (1945), uno degli artisti contemporanei più acclamati a livello internazionale, condividono una profonda esplorazione della geometria, del colore e dello spazio. Nonostante le loro origini e i loro percorsi artistici differenti, entrambi hanno fatto della linea e della composizione astratta il mezzo principale per esplorare temi universali. La mostra si sviluppa proprio intorno a questi concetti dove la linea, elemento geometrico essenziale, diventa metafora di un confine e veicolo di riflessione filosofica.
Il colore e la luce come strumenti per l'infinito
Le opere di Gierowski sono caratterizzate da campiture di colore luminoso e linee sottili che si incrociano in forme geometriche pure ed esplorano il concetto di infinito attraverso il colore e la luce, in contrasto, l'opera di Sean Scully ha una dimensione più materica e strutturale, ma anch'essa è permeata da una riflessione sulla tensione tra fisico e metafisico. Le sue bande orizzontali e verticali, che costituiscono l’elemento distintivo del suo linguaggio pittorico, evocano muri e confini, ma allo stesso tempo suggeriscono spazi aperti e potenziali infiniti e sono spesso caratterizzate da una densità tattile, creando un ritmo visivo che invita lo spettatore a meditare sui concetti di limite, spazio e tempo.
La mostra
La mostra, curata da Joachim Pissarro, presenta sessanta dipinti, offrendo un'esplorazione approfondita delle connessioni (nonostante siano nati a due decenni di distanza) e dei parallelismi tra i due artisti: Gierowski lavora utilizzando la leggerezza e la trasparenza del colore, mentre Scully utilizza la forza e la densità della materia. Tuttavia, entrambi suggeriscono una realtà che va oltre ciò che possiamo percepire direttamente. Il risultato è un percorso visivo e intellettuale che invita i visitatori a riflettere su come la forma astratta e la linea possano servire come metafore per l'esperienza umana, offrendo una prospettiva in cui l’arte non si limita a rappresentare il mondo, ma lo trascende.
La Fondazione Gierowski
La Fondazione Stefan Gierowski, che attraverso i suoi eredi, tutela e promuove il lavoro dell’artista e supporta tutta la pittura polacca della seconda metà del XX secolo, con questa mostra celebra il potere dell’arte astratta come mezzo di esplorazione concettuale e spirituale.
Paola Testoni