Art e Dossier

Storia e attualità di un movimento: la Transavanguardia in mostra a San Marino

categoria: Mostre
2 giugno – 22 settembre 2024

Transavanguardia. La vitalità del contemporaneo

San Marino, Repubblica di San Marino
Palazzo Sums

La Transavanguardia è uno dei movimenti italiani più conosciuti della seconda metà del Novecento: complice la forte personalità di Achille Bonito Oliva, che nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso ne pose le basi, e forse anche la forte componente figurativa che da sempre ha caratterizzato, allora come oggi, le opere di Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. San Marino dedica ora una mostra a questi artisti che non hanno ancora esaurito le loro fonti creative, attualizzando il loro linguaggio e ponendosi come artefici di un’autentica contemporaneità, come suggerisce il sottotitolo dell’esposizione.

A palazzo Sums, grazie alla curatela di Alessandro Gea, sono esposte circa cinquanta opere, tra dipinti e sculture e tra lavori storici e recenti, consentendo così ai visitatori di ripercorrere i momenti fondativi della Transavanguardia, quando gli artisti che vi aderirono decisero di opporsi alle espressioni ideologizzate e politiche per affermare il primato della soggettività dell’autore e la sua ricerca libera e individuale. Una scelta allora considerata rivoluzionaria, che restituì un ruolo privilegiato alla figurazione, al segno e al colore, per giungere a esiti poetici ed evocativi.

È lo stesso Alessandro Gea a spiegare le motivazioni che stanno alla base del progetto: “A distanza di 45 anni dall’origine della Transavanguardia, l’esposizione sanmarinese a Palazzo Sums non vuole limitarsi a celebrare un importante movimento affermatosi anche oltre oceano, bensì evidenziare quanto alcune sue peculiarità influenzino ancor oggi, consapevolmente o meno, il mondo dell’arte. È questa ‘vitalità del contemporaneo’ che si è voluta rappresentare nel percorso della mostra, evidenziando come argomenti attuali, quali il cambiamento come mutazione, l’accoglienza che riduce le differenze tra alto e basso, il nomadismo interpretato anche come crescita esperienziale, possano incontrarsi negli enunciati della Transavanguardia”.

Peraltro la Repubblica di San Marino è storicamente legata allo sviluppo della Transavanguardia: nel 1982 la città dedicò al movimento, che si stava diffondendo anche in Europa, l’esposizione La Transavanguardia tedesca con catalogo a firma di Achille Bonito Oliva; nel 1996, sempre a San Marino, venne inaugurata La Prima Bella Mostra Italiana di Sandro Chia ed Enzo Cucchi e alcune opere significative sono ancora conservate nel territorio sanmarinese, e oggi quelle “impronte” vengono nuovamente calcate grazie al progetto organizzato dalle istituzioni locali con la collaborazione con Claudio Poleschi Arte Contemporanea.

Marta Santacatterina