Torna a Montefalco la Madonna della cintola di Benozzo Gozzoli
Torna a casa dopo 167 anni la grande pala con la Madonna della cintola, che Benozzo Gozzoli dipinse nel 1450 per l'altar maggiore della chiesa di San Fortunato, nella bella cittadina umbra di Montefalco. Proprio a Montefalco il pittore toscano (era nato a Scandicci, a pochi chilometri da Firenze, attorno al 1420), aveva ricevuto le prime importanti commissioni, prima di eseguire il suo capolavoro, la cappella dei Magi in palazzo Medici a Firenze. Il dipinto, esposto di consueto in una sala della Pinacoteca vaticana, è stata oggetto di un approfondito restauro, curato dai laboratori dei Musei vaticani, e il direttore del prestigioso museo, Antonio Paolucci, ha concesso di farla trasferire in via temporanea (dal 18 luglio 2015 al 1 gennaio 2016) a Montefalco, dove sarà esposta nella chiesa-museo di San Francesco. Con un bell'esempio di collaborazione fra pubblico e privato, il Comune di Montefalco era riuscito infatti a raccogliere i sessantamila euro necessari al restauro. Così, grazie a questo sforzo, torna in patria, anche se in via temporanea, un'opera che i cittadini di Montefalco avevano donato a Pio IX nel 1845 in cambio del titolo di città. La tavola risponde già ai dettami rinascimentali della composizione quadrata, sperimentata fra i primi a Firenze dal Beato Angelico, maestro di Benozzo, ma presenta ancora l'aulico fondo dorato: una fantasmagoria di azzurro e di oro, quello che ora si ammira dopo il restauro, come ha affermato entusiasta Antonio Paolucci.
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