Art e Dossier

Tre nuove installazioni artistiche sul tetto della Pinacoteca Agnelli a Torino

categoria: Eventi
3 maggio 2024
Torino
Pinacoteca Agnelli

Portano la firma di Felix Gonzalez-Torres, Finnegan Shannon e Rirkrit Tiravanija le nuove installazioni entrate a far parte di Pista 500, il progetto artistico della Pinacoteca Agnelli di Torino a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, realizzato sulla inconfondibile pista di collaudo delle automobili FIAT. I tre interventi affiancano dunque le altre opere già presenti nella cornice del giardino sospeso sulla sommità del Lingotto, ideate da Thomas Bayrle, Julius Von Bismarck, VALIE EXPORT, Sylvie Fleury, Dominique Gonzalez-Foerster, Marco Giordano, Alicja Kwade, Louise Lawler e SUPERFLEX. I nuovi lavori che impreziosiscono Pista 500 – il progetto artistico avviato nel 2022 con l’obiettivo di dare vita a un parco popolato da oltre 40.000 piante e da installazioni site specific – rafforzano il dialogo fra l’opera e la storia del luogo in cui è allestita. 

Usando come bussola le logiche dell’inclusione, Pista 500 è uno spazio aperto alla collettività e alle molte tipologie di visitatori che frequentano la Pinacoteca Agnelli. L’intervento di Felix Gonzalez-Torres – scomparso a Miami nel 1996 – si pone esattamente sulla linea di confine tra spazio pubblico e vita privata, schiudendo le porte a interpretazioni mai univoche. Datata 1991, Untitled risale a un’epoca dominata dalla pandemia di HIV: la fotografia che immortala un letto matrimoniale disfatto – comparsa per la prima volta sui cartelloni pubblicitari di New York – a Torino appare sul billboard della Pista 500 e in vari luoghi della città, invitando a riflettere su come è cambiato il nostro approccio allo spazio pubblico negli ultimi decenni e sull’elaborazione collettiva dell’assenza e della perdita. 

Anche l’opera di Finnegan Shannon, classe 1989, intitolata Do You Want Us Here or Not e intrapresa nel 2018, si colloca negli interstizi dello spazio pubblico grazie a una serie di panchine le cui sedute sono contraddistinte da frasi scritte a mano. Misurandosi con l’idea di velocità che accompagna le vicende della pista per il collaudo delle automobili FIAT, Shannon rivolge ai visitatori l’invito a una sosta veicolato da espressioni come “I prefer gradual to accelerated. Sit if you agree” o “I prefer staying to going. Sit if you agree”. A emergere è il desiderio di accessibilità e di inclusione, complice il riferimento a situazioni in cui l’atto di sedersi è sinonimo di protesta. 

Pratiche comunitarie e condivise innervano il lavoro di Rirkrit Tiravanija, artista nato a Buenos Aires nel 1961, che debutta sulla Pista 500 insieme a Untitled (Tomorrow is the question), l’installazione composta da tavoli da ping-pong a disposizione del pubblico. La frase che dà il titolo all’opera, riportata sui tavoli in diverse lingue, in questo caso fa riferimento alle maggiori comunità diasporiche presenti a Torino, ovvero la comunità rumena, marocchina, cinese e peruviana. Sfidando e superando i limiti della nazionalità, i giocatori contribuiscono a delineare nuove modalità di relazione che smussano gli spigoli di convinzioni identitarie granitiche. Fino al 1° settembre 2024, inoltre, la facciata del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino accoglierà un altro progetto di Tiravanija intitolato Fear Eats the Soul (La paura mangia l’anima) e ispirato all’omonimo film di Rainer Werner Fassbinder del 1973. Due bandiere, collocate accanto ai vessilli ufficiali, declinano il titolo nella lingua del Paese e dell’istituzione ospite, mettendo in luce i pericoli connessi alle guerre, al razzismo e alla xenofobia.

 

Arianna Testino