Un faccia a faccia tra arte e corpo nella nuova mostra alla Bourse de Commerce di Parigi
Corps et âmes
La sede parigina della Pinault Collection sta per inaugurare la nuova mostra dedicata alle opere degli artisti inclusi nella sua raccolta. Al via il prossimo 5 marzo negli spazi della Bourse de Commerce, Corps et âmes indaga i sistemi di relazione che i circa quaranta autori selezionati hanno messo in campo facendo i conti con il corpo. Il centinaio di lavoriesposti – realizzati usando vocabolari visivi differenti, dalla pittura alla fotografia, dal video al disegno alla scultura ‒ evidenzia le molte sfumature di significato assunte dall’entità corpo agli occhi di chi ne possiede uno o riflette su di esso, ma anche il posto occupato dall’anima e la sua connessione con l’ambito fisico e l’universo creativo.
Come spiega la curatrice Emma Lavigne, “liberato da tutte le costrizioni mimetiche, il corpo ‒sia esso fotografato, scolpito, disegnato, filmato o dipinto ‒ non cessa di reinventarsi, conferendo così all’arte una qualità organica essenziale che le permette, come un cordone ombelicale, di avere il polso del corpo e dell’anima umani”.
Il corpo, allora, può diventare testimone – e mezzo – di lotte sociali condotte da individui privati della loro visibilità, del loro diritto a esistere. Appesantito, ingabbiato, quasi messo a tacere da convenzioni e stereotipi, il corpo riafferma se stesso, si espone in tutta la sua esplosiva vitalità, cattura l’occhio e lo spinge sul terreno della consapevolezza. Addirittura, nelle mani degli artisti, infrange la propria fisicità e diviene incarnazione dell’anima, affondando le radici nella sfera della mitologia e del rituale. Queste sono solo alcune delle direttrici lungo le quali si muove la mostra parigina, che riunisce – fra gli altri – i lavori di Michael Armitage, Richard Avedon, Georg Baselitz, Miriam Cahn, Claude Cahun, Ali Cherri, Marlene Dumas, Robert Frank, Philip Guston, Duane Hanson, Anne Imhof, Arthur Jafa, William Kentridge, Ana Mendieta, Zanele Muholi, Man Ray, Auguste Rodin, Niki De Saint Phalle, Lynette Yiadom-Boakye, componendo un discorso su corpo e anima trasversale rispetto alle epoche.
L’attualità, in particolare, è il fil rouge delle tre opere filmiche di Arthur Jafa appartenenti alla Pinault Collection e proiettate per la prima volta a Parigi, così come dei progetti di Ali Cherri, dove il corpo si libera delle catene della violenza e aspira a essere un generatore di comunità.
Arianna Testino