Art e Dossier

Gli spazi del MACRO - Museo d’arte contemporanea Roma ospiteranno fino al 17 aprile una grande monografica dedicata ad Anish Kapoor. Presenti in mostra una trentina di opere, molte inedite, fra rilievi e dipinti composti da strati aggettanti di silicone rosso e bianco e pittura e alcune sculture monumentali, fra cui Sectional Body Preparing for Monadic Singularity. Esposto il trittico Internal Objects in Three Parts (Oggetto interno in tre parti, 2013-2015), in silicone dipinto e cera, che l’anno passato si ergeva a confronto con i quadri di Rembrandt del Rijksmuseum di Amsterdam. Un’opera dal forte impatto visivo che indaga sui temi della violenza, del trauma e dei disordini sociali, ma che si confronta anche con uno dei soggetti più amati da Kapoor, quello del mito di Apollo e Marsia. Con Negative Box Shadow (Ombra di scatola in negativo) del 2005 Kapoor ritorna a giocare con le forme geometriche ingannando l’occhio grazie a un uso sapiente delle forme, dei volumi e dei colori. Così come l’alternarsi delle concavità e convessità dorate di Corner disappearing into itself (Angolo che scompare in se stesso) conduce il visitatore a perdersi fisicamente e spiritualmente nei vuoti e pieni dell’opera, in una sorta di meditazione mistica. La mostra, curata da Mario Codognato, testimonia la costante ricerca dell’artista capace di infondere nelle sue opere un senso di sospensione e incanto, ma anche di visceralità e brutalità.