Art e Dossier

Vedova, Burri, Nitsch: arte nelle immagini di Aurelio Amendola

categoria: Mostre
4 maggio – 24 settembre 2024

Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: azioni e gesti

Venezia
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova

La carriera di Aurelio Amendola (Pistoia, 1938) si contraddistingue per un corpus fotografico particolarmente famoso per i ritratti e la documentazione di alcuni tra i più grandi maestri dell’arte internazionale come De Chirico, Pomodoro, Schifano, Lichtenstein, Warhol, ma anche Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis, Pistoletto, Parmiggiani, Paladino, Barni, Ruffi, Mainolfi e Marini. Un rapporto diretto e viscerale caratterizzava il fotografo con i suoi soggetti, cogliendone l’essenzialità artistica, ma anche umana. Annoverati tra gli artisti che immortalò nel pieno del loro fare creativo anche Alberto Burri, Emilio Vedova e Hermann Nitsch, dalla cui fitta interazione ne è emerso il materiale fotografico ora in mostra allo Spazio Vedova della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova di Venezia, Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: azioni e gesti, a cura di Bruno Corà, visitabile fino al 24 novembre 2024. 
Quello che Amendola riuscì a cogliere e a trasmettere dei tre maestri è un pensiero che si rendeva azione, performance. La fisicità del loro gesto viene non solo documentata dal fotografo pistoiese in maniera immersiva, ma viene concettualizzata come un elemento importantissimo della loro pratica. Nel loro caso, l’artista diventa la sua arte, e nell’immagine fotografica la sovrapposizione del loro volto e del loro agire si mescola e si confonde con l’opera nel suo farsi. Emilio Vedova si mimetizza con la tela retrostante, Alberto Burri esce, fisicamente, dalla sua Grande Plastica, mentre Hermann Nitsch è elemento attivo sull’organismo della sua opera, mescolando il suo corpo con quello della sua creazione. 
La mostra Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: azioni e gesti riesce a trasferire perfettamente la spinta propulsiva del pensiero dei tre artisti, un pensiero fatto di carne e di corpo, grazie alle immagini di Aurelio Amendola. 

Francesca Orsi