Art e Dossier

La rivista

 

Arte e ironia

di Mauro Zanchi

L’ironia è indispensabile. Difficile pensare di farne a meno in un mondo che si è sempre preso molto sul serio. A fornirne in dosi variabili a seconda dei tempi hanno pensato anche gli artisti. Dadaisti e surrealisti, per esempio, l’hanno usata per mettere in difficoltà secoli di correttezza accademica, per sottrarre le immagini alle interpretazioni canoniche e fornirgliene delle altre. L’ironia procura spaesamento impone riflessione, induce dubbi, costringe a sorridere anche di cose molto serie. Va da sé che questi effetti hanno a volte irritato autorità di ogni tipo, non solo accademiche. Pubblicitari maliziosi, artisti indelicati, scrittori impertinenti, vignettisti satirici hanno passato i loro guai per aver scandalizzato o offeso qualcuno. Eppure le armi del nonsense e dell’umorismo hanno affilato il significato profondo del fare arte in tutti i tempi e a tutte le latitudini, dai mondi alla rovescia di Bosch ai Capricci di Goya alla Gioconda coi baffi di Duchamp. È sopravvissuta e sopravvive alle dittature e ai fondamentalismi di ogni genere. L’ironia è indomabile.