Art e Dossier

Art History: ricerca iconografica

Giuliano

Conosciuto come "l'ospitaliere". Personaggio di un romanzo medievale, Giuliano apparteneva a una nobile famiglia ed era amante della caccia: gli era stato predetto che avrebbe ucciso per errore i propri genitori. Una notte, rientrando a casa inaspettatamente, trovò il proprio talamo occupato da una coppia che, al buio, immaginò trattarsi di sua moglie e di un amante, così li uccise. In realtà, si trattava proprio dei suoi genitori, ai quali la moglie aveva ceduto il loro letto. Per espiare la sua colpa aprì un ospizio presso il guado di un fiume allo scopo di offrire riparo ai viandanti. Un giorno traghettò un lebbroso che stava morendo di freddo e gli cedette il proprio letto; il giorno successivo il lebbroso si rivelò essere un angelo e gli annunciò che la sua penitenza era sufficiente a farsi perdonare il suo peccato. Giuliano è diventato il patrono dei viaggiatori e dei locandieri e a lui vengono dedicati gli ospedali e le locande. La storia di Giuliano è illustrata entro cicli pittorici affrescati in alcune cattedrali gotiche francesi. Nella pittura italiana e francese del primo Rinascimento sono raffigurati, come scene indipendenti, gli episodi dell'uccisione dei genitori e del trasporto del lebbroso (a volte portato sulle spalle, come san Cristoforo). Gli attributi di Giuliano sono il falcone, la spada e, più raramente, il remo. Talvolta è raffigurato a cavallo; altre volte ha al suo fianco un cervo.