Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Leggenda della vera croce

Una fonte letteraria del secolo V, il vangelo di Nicodemo, cercò di stabilire la provenienza del legno della croce di Cristo: si sviluppò da questo testo la cosiddetta Leggenda della vera croce, in cui si attribuisce il ritrovamento della croce all'imperatrice Elena, madre di Costantino. Secondo la vicenda narrata nella Legenda aurea, che raccoglie tutti i racconti sviluppatisi intorno a questo soggetto, il vecchio e malato Adamo cercò di ottenere nel Paradiso il miracoloso olio dell'albero della pietà. Suo figlio Set, ottenuto invece un ramo dell'albero della conoscenza, lo piantò sulla tomba del padre morto. Più tardi, da quell'albero cresciuto fu tratto il palo con cui Mosè portò il "serpente di bronzo" durante la traversata del deserto. Il legno finì poi a Gerusalemme, dove fu impiegato per la costruzione di un ponte sul fiume Siloe, e qui la regina di Saba, venuta in visita da Salomone, ebbe una visione sul futuro impiego del legno per la croce del Redentore. Tre secoli dopo la crocifissione, l'imperatrice Elena si recò a Gerusalemme in pellegrinaggio per ritrovare la croce sotto il cui segno suo figlio Costantino aveva sconfitto Massenzio. Le vennero mostrate tre croci: per riconoscere quella vera, si pose a turno su di esse un cadavere, il quale tornò in vita al contatto con la croce di Gesù. Nel VII secolo, infine, una parte della croce venne ritrovata dall'imperatore Eraclio, vincitore della campagna militare contro il musulmano Cosroe, re di Persia.