Art e Dossier

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Alessandro Grazi: biografia

Alessandro Grazi è un curioso ricercatore. Svolge abitualmente la professione di grafico pubblicitario, un mestiere certo creativo ma arginato dalla rigidità e dalla regolarità della macchina informatica. Così il Grazi ha cercato una alternativa che potesse soddisfare il suo innato desiderio di esprimersi liberamente e l'ha trovata nella pittura. (...)
Osservando poi le fasi di crescita della sua arte ci accorgiamo che il Grazi è un eccentrico che prende spunto dagli stimoli più vari. Alla sua prima mostra nel Chiostro di S.Cristoforo nel 1987 comparivano quadri figurativi caratterizzati da un estremo grafismo.
Nel 1991 una nuova esposizione alla Galleria Continua di S.Gimignano presentava opere nelle quali l'impianto figurativo era scomparso ma permaneva un evidente telaio disegnativo. Questa fase, che lo stesso artista definiva significativamente "grafica cubica", segnava l'accostamento del Grazi alla pittura informale. Toni vaporosamente variopinti introducevano, quasi attraevano, verso immagini polimateriche. Ma una volta avvicinato, l'osservatore trovava nascoste fra le forme frasi con considerazioni fortemente inquietanti sulla vita dell'uomo. Ecco altre stravaganti trovate, come la serie di orologi e pitture entro borsette di plastica trasparenti illustranti ironicamente il tema del tempo, dopo questi esperimenti Alessandro Grazi ha allontanato dalla sua arte ogni traccia grafica per dar vita ad una pittura fatta solo di colore.
(...) Alessandro oggi è ritornato al figurativo. Sempre molto personale. (...)

Opere