Art e Dossier

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Claudio Benzoni: biografia

Il mio percorso nasce dall’osservazione della configurazione delle nostre lettere alfabetiche, che non sono affatto arbitrarie o convenzionali. Ogni lettera è stata generata a partire dall’arte preistorica. È un disegno “decaduto” o stilizzato la cui origine va rintracciata proprio nelle primitive immagini e nei singolari segni del paleolitico e del neolitico. Con l’uso dei nuovi media, rispetto al passato, abbiamo perduto l’unità di scrittura: figura e azione. Le parole si sono separate dalla loro figura, si sono “s-figurate”, diventando astratte e autonome. La figura si è svuotata della presenza originaria che l’abitava, significandola: il mondo, la vita. Se avessi voluto scriverlo, l’avrei scritto. Invece ho realizzato dei quadri Questa ricerca, quasi a riscattare la visione dall’e­ge­monia del linguaggio sempre più violato e abusato, ha dato origine a due espressioni visive: prima al VIRUS poi all’IDEOSCRIPTURA. Il VIRUS non esprime un pensiero, anzi, come quello biologico, aggredendo i caratteri, aggrovigliandoli o distruggendoli, rende vana e inutile ogni espressione e la supremazia dei significati, di cui gli uomini si servono per illudersi di comprendere e dominare il mondo. Opera la demolizione con lo scopo di mantenere intatta l’indipendenza della segno e quindi per la sua libertà. Non accetta la forma unica stabilita, prende congedo da ogni regola per poter “danzare “ liberamente tra parole mutilate. L’IDEOSCRIPTURA si nutre del VIRUS, per trasformarsi in autentico libero segno formale, che comunque una volta disegnato perde la propria innocenza, ma in quanto tale contiene il proprio senso allo stesso modo in cui la scrittura contiene il suo.

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