Art e Dossier

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Art History: Ricerca iconografica

Martina

Si tratta di una delle rarissime martiri romane, inserita nel Martirologio Romano dal papa Urbano VIII nel 1634, quando si credette di aver ritrovato il suo corpo. In realtà sulla reale esistenza della santa si nutrono forti dubbi. La più antica notizia risale al secolo VII quando papa Onorio I (625- 638) le dedicò una chiesa nel Foro. La Passio che tramanda notizie biografiche sulla santa è piuttosto tarda e di nessun valore storico, ma forse è servita per la fortuna iconografica del soggetto. Secondo questo racconto Martina era una diaconessa di origini benestanti che, arrestata e condotta davanti all’imperatore Alessandro Severo e obbligata a sacrificare ad Apollo, provocò la rovina dell’idolo mentre un terremoto distruggeva il tempio e uccideva i sacerdoti. Essendosi verificato lo stesso evento prodigioso anche nel tempio di Artemide, Martina fu sottoposta a diversi tormenti dai quali uscì sempre illesa, finché non fu condannata alla decapitazione. Il pittore El Greco, nel 1597-1599, la rappresenta (insieme alla Madonna e a sant’Agnese) con la palma del martirio in mano e un leone ai piedi.