Art History: Ricerca iconografica
Danae
Figlia del re di Argo, Acrisio. Secondo una profezia, il sovrano sarebbe stato ucciso dal figlio della propria figlia, pertanto rinchiuse Danae in una torre di bronzo per evitare ogni contatto con gli uomini. Come narrano le Metamorfosi di Ovidio, Zeus/Giove, invaghitosi di lei, riuscì a entrare nella torre sotto forma di pioggia d'oro, fecondandola. Dall'unione nacque Perseo, che in seguito fu allontanato da Acrisio, insieme alla madre, per scongiurare la profezia, dando così origine alle mitiche vicende dell'eroe. Il tema di Danae, con la sua sensualità, si prestava alla raffigurazione del nudo femminile e per questo esso divenne un soggetto frequentemente raffigurato, sin dall'antichità: la donna giace su cuscini o su un morbido giaciglio, mentre una nube la cosparge di pioggia d'oro, a volte in forma di monete. Nella cultura medievale Danae fu considerata il simbolo della castità e del concepimento miracoloso di una vergine grazie all'intervento divino, pertanto una prefigurazione della figura cristiana della Vergine Maria.