Art e Dossier

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Pierluigi Morimanno: biography

Pierluigi Morimanno nasce il 24 agosto del 1966 a Cosenza (città di Bernardino Telesio). Abbandonati gli studi dell'obbligo al conseguimento della licenza media, si dedica subito ed esclusivamente allo studio scrupoloso e quindi alla lavorazione(con tecniche tra le più stravaganti e meticolose) del vetro. La sua arte viene fuori come la lava da un vulcano, spento chissà da quanto tempo... ed esplode impetuosa, inaspettata!
L'artista cresce incompreso e assente in una famiglia con la quale stenta a dialogare e la quale inconsapevole della sua patologica "iperattività" (già dalla tenera età) non riesce a sfondare il grande muro che Pierluigi ha eretto intorno a sé. Tutto questo fino a quando lo stesso artista non inizia a scoprire questa sua unica ed ineguagliabile dote che lo porta, attraverso la realizzazione già delle sue prime opere, a comunicare col mondo esterno, compresa la sua famiglia. Siamo nel 1988 quando iniziano a delinearsi i primi "messaggi" che Pierluigi attribuisce a ogni oggetto che prende forma dalle sue mani. È in quel periodo che l'artista e il genio iniziano ad alternarsi nella produzione delle innumerevoli opere ed è in quel periodo che inizia a viaggiare. Numerosi sono i suoi viaggi all'estero dove da solo porta la sua arte e dove cerca nuove ispirazioni e confronto (Canada, Argentina, Cina, Taiti, Parigi). Complessa è la sua personalità e difficile da interpretare il suo pensiero come altrettanto difficile e riuscire a catalogare la sua arte. Tutto prende forma dalle sue mani che esprimono appunto non solo arte ma anche genio. Numerosi i suoi plastici in case private, locali pubblici, studi professionali, chiese. Alla produzione si sculture e quadri, tutti rigorosamente realizzati con vetri di scarto che l'artista fa per sua scelta ben precisa, si affianca quella di oggettistica e design dalle più svariate e innovative forme. Sì, perché l'artista tiene molto alla separazione della sua arte dalla modellistica e il design. Infatti aspetto unico e per questo molto interessante è l'inserire ogni sua scultura in delle teche che a suo dire proteggono questo scarto di vetro dai cattivi valori di chi non ha saputo, scartandolo, capirne l'estremo valore. Ogni sua scultura o quadro ha un messaggio ben preciso, una ferma presa di posizione contro lo spreco generato dal cinico consumismo e la superficialità dei nuovi valori . Particolare non di poco conto è l'unicità e irripetibilità di ogni sua creazione (più di cinquemila opere) ognuna delle quali catalogata e rigorosamente certificata.
Nel 2004 la svolta: il fratello Enrico, fino a quel momento disratto dalla freneticità del suo lavoro, scopre questo nuovo aspetto del fratello Pierluigi che volutamente ha tenuto nascosto, come già accennato sopra, a lui e alla sua famiglia. Incantato da tutto ciò mette in moto tutta la passione necessaria e anche se con grosse difficoltà allestisce in due anni una galleria espositiva, "i-plem sogni riflessi", tesa ad istituzionalizzare questo nuovo modo di fare arte in modo da iniziare a far conoscere l'artista. Pierluigi oggi continua a vivere nella sua città natale e concepisce le sue opere nel suo laboratorio nel centro storico dove il tempo sembra incredibilmente sospeso al di sotto dei suoi "messaggi". La magia che emana tutto ciò che prende forma dalle sue mani è indescrivibile e trattandosi di vetro,che da sempre è tra gli elementi più freddi, sembra impossibile realizzare l'emozione che suscita la visione delle sue opere. Peccato dover attribuire al sito e alle foto e filmati la responsabilità della comunicazione di tutto ciò. Facile è giudicare la bellezza o attribuire una catalogazione artistica a un quadro,scultura o qualsivoglia lavorazione di un elemento rispetto al vetro, vedendone la sola immagine fotografata o ripresa, difficile invece farlo appunto con questo elemento da sempre considerato tra i più freddi e difficili da riprendere. Non si può allora che invitare chiunque avrà l'occasione di cliccare sul sito www.iplem.com a vedere dal vivo il tutto.

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