Art e Dossier

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Art History: Ricerca iconografica

Bernardo

Bernardo (1090/1091-1153), di nobile famiglia borgognona, all’età di ventidue anni si ritirò con altri aristocratici compagni nel monastero cluniacense riformato di Citeaux, fondato da Roberto di Molesme nel 1098. In breve diventò il vero animatore dell’ordine cistercense e nel 1115 fu nominato abate del nuovo convento di Clairveaux che ben presto affiliò più di settanta altri monasteri in tutta Europa. Promotore di un’estrema austerità sia nella vita quotidiana che nell’arte e nell’architettura, Bernardo fu un insigne teologo, mistico, predicatore e consigliere politico di papi. Canonizzato nel 1174, fu designato dottore della Chiesa nel 1830. Di solito è raffigurato come un giovane sbarbato, vestito con il saio bianco dei cistercensi e il pastorale in mano. Tra gli altri suoi attributi vi sono l’alveare, allusione alla sua eloquenza; un drago incatenato, simbolo della sua lotta all’eresia; un diavolo incatenato, in riferimento alla sconfitta delle tentazioni; tre mitrie ai piedi che ricordano il suo triplice rifiuto dell’episcopato; una croce e gli strumenti della Passione alludono sia al contenuto mistico dei suoi numerosi scritti che alla sua severa mortificazione e penitenza. Spesso regge una penna e un libro. Un cane bianco rimanda al leggendario sogno della madre del santo che, incinta, sognò di portare in grembo questo animale. Tra le immagini devozionali si ricordano: l’apparizione della Vergine, avvenuta in più occasioni; la visione del crocefisso dal quale Gesù, staccate le braccia, si piega ad abbracciarlo; il miracolo del latte in cui Maria, con il Bambino in grembo, fa zampillare il latte dal seno per nutrire il santo, trasmettendogli anche il dono dell’eloquenza. Bernardo promosse con particolare passione il culto mariano, considerando la Madonna madre dell’umanità intera e intermediaria tra l’uomo e Dio.