Art History: Ricerca iconografica
Adone
È una figura mitologica di origine siriaca che simboleggia il ciclo stagionale della natura. Alla sua figura sono connessi alcuni riti di fertilità come le feste Adonie. Adone era il frutto dell’amore incestuoso del re di Siria, Teia, e di sua figlia Mirra che, trasformata in albero, lo partorì dalla corteccia. Giovane bellissimo, Proserpina e Venere si innamorarono di lui. Per dirimere il contrasto, Giove decise che Adone avrebbe vissuto un terzo dell’anno con Venere, uno con Proserpina e uno dove preferiva: il giovane scelse di passarlo con Venere. Questa unione scatenò la gelosia di Ares (Marte), amante di Venere, e cercò di uccidere il giovane. Un giorno mentre Adone era a caccia fu ferito mortalmente da un cinghiale aizzatogli contro da Diana o, secondo altre versioni, da Ares, oppure da Apollo. Udendo i lamenti dell’amante, Venere corse in suo aiuto, ma arrivò troppo tardi. La dea trasformò le gocce del suo sangue in fiori di anemoni. Tradizionalmente vengono raffigurati il momento in cui Adone, armato di lancia, sta per partire per la caccia mentre Venere, presaga della disgrazia, cerca di trattenerlo; oppure Venere che disperata raggiunge l’amante e piange assistita da Cupido.