Art e Dossier

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Art History

Francois Boucher: biografia

François Boucher nasce a Parigi il 29 settembre 1703, figlio di un modesto pittore che si guadagnava da vivere vendendo stampe e materiali per i pittori. François si forma inizialmente accanto al padre, e poi prosegue il suo apprendistato nello studio di François Lemoyne, dove rimane pochi mesi, per poi entrare nella bottega di incisioni di Jean-François Cars. Nel 1722 il collezionista Jean de Julienne gli affida la traduzione a stampa delle opere di Watteau. Come ogni artista del periodo, intenzionato a compiere una viaggio in Italia, partecipa, nel 1723, al Prix de Rome che vince, ma è costretto a rimanere a Parigi. Nel 1725 presenta con successo alcuni piccoli quadri alla Exposition de la Jeunesse. Finalmente nel 1728 riesce a partire per l’Italia in compagnia di Carle, François e Louis-Michel van Loo, e vivono a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma. Nel 1731 fa ritorno a Parigi ed esegue per Julienne una serie di incisioni raccolte sotto il titolo di Diverses figures chinoises peintes par Watteau au Château de la Muette. Nello stesso anno entra a far parte dell’Académie des Beaux-Arts come pittore di storia. La sua prima opera datata risale al 1732 e raffigura Venere che chiede a Vulcano le armi per Enea (Louvre). Nel 1733 sposa Marie-Jeanne Buseau che gli farà spesso da modella. A partire dal 1734 il pittore comincia a ricevere le prime importanti commissioni quali la fornitura per la Manifattura di Beauvais di composizioni per arazzi dedicati alle Feste italiane (eseguiti fra il 1736 e il 1762) e l’esecuzione di quattro “grisailles” con le Virtù per la camera della regina a Versailles (1735). Il 7 luglio 1737 è nominato professore all’Académie, con Carle van Loo e Natoire. Partecipa ai Salon del 1737 e del 1738, esponendo quattro soggetti campestri e tre dei sovrapporta per l’Hôtel de Soubise. Nel 1741 il conte Tessin gli acquista una serie di dipinti per la reggia di Stoccolma. All’edizione del Salon del 1742 Boucher presenta otto schizzi con “chinoiseries”, destinati alla Manifattura di Beauvais. Fra il 1746 e il 1753, l’artista prende parte, a più riprese, alla decorazione di alcuni appartamenti di Versailles e Fontainebleu. L’incontro determinante nella vita artistica di Boucher avviene nel 1751, quando diviene professore di disegno e di incisione di Madame de Pompadour. Grazie alla sua influenza, l’artista inizia la sua collaborazione con la Manifattura di Sèvres, per la quale fornirà numerosi soggetti. Nel 1755, dopo aver dipinto per la marchesa de Pompadour le Quattro stagioni, diventa ispettore della Manifattura di arazzi Gobelins. In questi anni alterna l’attività di pittore a quella di incisore, in stretta collaborazione con Gilles Demarteau. Ma nonostante la fama che gode a corte e la sua definitiva consacrazione con la nomina, nel 1761, a rettore dell’Académie, l’artista sul finire della carriera subisce le prime e infuocate critiche che gli vengono mosse in particolare da Diderot. Nuovi riconoscimenti giungono nel 1765, quando viene designato primo pittore di corte e nel 1767 confermato direttore dell’Académie. François Boucher muore il 30 maggio del 1770 nel suo appartamento al Louvre.

Le opere