Art e Dossier

Art History

Edgar Degas: biografia

Figlio del facoltoso banchiere De Gas (questa la vera grafia del cognome), Edgar passò quasi tutta la sua vita a Parigi, con frequenti soggiorni in Italia, dove si reca quasi ogni anno tra il 1854 e il 1886. Dopo aver ricevuto un’istruzione classica nel principale liceo della città, si iscrisse per breve tempo alla facoltà di giurisprudenza della Sorbona, e nel 1854 diventa allievo del pittore Louis Lamothe, a sua volta discepolo di Ingres, uno dei grandi maestri di cui Degas subisce l’influenza. Nel 1862, l’incontro con Manet è decisivo per l’evolversi della sua pittura in senso impressionista. Dal 1874 al 1886 partecipa a tutte le mostre degli impressionisti, tranne a quella del 1882. Ciononostante, rimane, tra gli artisti del gruppo, il più lontano dal vero e proprio impressionismo di cui rifiutano uno dei principi basilari, la pittura “en plein air”, preferendo creare le sue tele a studio, sulla base di schizzi e appunti. La sua ricerca si rivolge soprattutto allo studio degli effetti della luce artificiale e in questo senso sono fondamentali i suoi dipinti dedicati al mondo dello spettacolo – cantanti, musicisti, ballerine -, agli interni dei locali di ritrovo. Fonte imprescindibile della sua arte sono le stampe giapponesi, di cui era un importante collezionista. Dal 1898, a causa di gravi problemi alla vista, smette quasi di dipingere e si dedica alla scultura modellando statuine di cavalli in movimento, ballerine in varie pose e altri soggetti; la sua scultura più importante è certamente Ballerina di quattordici anni, del 1890, in cui affronta il problema della scultura polimaterica. Una curiosità della sua produzione è la serie di schizzi, studi, monotipi, disegni e litografie che hanno per tema il mondo delle prostitute e delle case chiuse, opere distrutte dal fratello Réné, dopo la morte dell’artista, ad eccezione delle poche tavole che Degas cedette all’editore Vollard per illustrare La Maison Tellier di Guy de Maupassant e Les Mimes des courtisanes di Pierre Louys. Un aspetto interessante è anche quello di Degas collezionista, che mise insieme più di cinquecento dipinti e cinquemila tra disegni e stampe (ma non ebbe mai niente di Monet che liquidò come un “puro decoratore”). Degas morì quasi del tutto cieco nel 1917.

 

Le opere