Amedeo Modigliani: biografia
Nasce nel 1884 a Livorno, dove sin da ragazzo studia pittura sotto la guida di Guglielmo Micheli, un artista macchiaiolo. Frequenta poi le accademie di Firenze (libera scuola di nudo) e di Venezia, alla quale si iscrive nel 1903. Qui, alle prime Biennali, conosce le opere degli impressionisti. Tra i suoi soggetti preferiti spiccano immediatamente i ritratti e i nudi femminili, che saranno costanti nella sua opera. Dopo gli studi accademici, nel 1906, parte alla volta di Parigi. Qui Modigliani si interessa all'arte francese contemporanea, in particolare alla produzione grafica e pittorica di Toulouse-Lautrec e poi a quella di Cézanne, fondamentale per il suo percorso, e dei Fauves. Frequenta l'Académie Colarossi, come pure i luoghi deputati della cultura bohémienne, cioè Montmartre e Montparnasse, dove si incrociano i destini dei più importanti artisti dell'epoca, come Picasso e, soprattutto, lo scultore Brancusi, il cui influsso determina in lui l'attrazione per la scultura africana e primitiva. Nel frattempo, i suoi nudi, esposti in una mostra organizzata da Léopold Zborowski presso la galleria di Berthe Weill, provocano scandalo ma, anche, interesse negli stessi artisti. Nel 1907 viene introdotto al medico e mecenate Paul Alexandre, la cui conoscenza diviene un canale privilegiato per approdare agli ambienti artistici di primo piano, come il Salon des Indépendants, dove presenta cinque lavori. Dopo un’intensa produzione scultorea, della quale restano opere quali le Teste, nel 1914 Modigliani si rivolge esclusivamente alla pittura. In alcune tele di questo periodo si avverte l'impronta del linguaggio espressivo proprio del mezzo scultoreo, come in Cariatide rosa, del 1914. Nel repertorio iconografico dei suoi dipinti entrano, oltre ai personaggi della cerchia dell'artista, anche le persone comuni, soprattutto donne: cameriere, fioraie, persino mendicanti e, naturalmente le donne amate, alcune delle quali sono raffigurate nei celebri nudi. Muore a Parigi nel 1920, dopo una lunga malattia peggiorata dalla sua condotta di vita, alla quale non fu estraneo uno smodato uso di droghe e alcool.
Amedeo Modigliani: le opere
Archivio Giunti
Cariatide in piedi
1913
olio su tela ; 81 x 45
Collezione privataSono numerosi i dipinti di Modigliani sul tema della cariatide, in piedi o in ginocchio, e coincidono con l’ultimo periodo della sua produzione scultorea. Vi è infatti una stretta relazione formale fra le sculture, dai lineamenti allungati ed essenziali, e queste figure dalla struttura arcaica, simile alle statuette votive dell’arte primitiva. Questi dipinti vengono pertanto considerati dalla critica come la versione pittorica, dominata dal colore, dell’esperienza plastica.
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Chaim Soutine
1915
olio su tela ; 38 x 28
Stoccarda, StaagalerieSi tratta del giovane pittore lituano Chaim Soutine, giunto a Parigi nel 1913, dove divenne seguace e protegé di Modigliani, il quale gli dedicò diversi dipinti. Come negli altri ritratti del periodo, è presente a grandi lettere il nome dell’effigiato. I tratti marcati e il colore intenso rivelano la simpatia di Modigliani verso Soutine, dal carattere allegro e generoso.
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Beatrice Hastings davanti a una porta
1915
olio su tela ; 81 x 54
Collezione privataCon la scrittrice inglese Beatrice Hastings, Modigliani ebbe una relazione tormentata, durata due anni, a partire dal 1914. Da poco più di un anno Modigliani era tornato a dipingere, dopo un periodo in cui si era dedicato prevalentemente alla scultura, a seguito dell’incontro con lo scultore rumeno Costantin Brancusi, nel 1909. In questo quadro si avverte l’eco della ricerca plastica nella sintesi del disegno e nello sviluppo verticale delle forme, fra cui i famosi “colli lunghi” che diventeranno una costante delle figure dell’artista livornese.
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Jean Cocteau
1916
olio su tela; 100 x 81
Collezione privataIn maniera sintetica Modigliani rende l’aspetto allungato e dinoccolato dello scrittore Jean Cocteau, uno dei protagonisti degli ambienti culturali parigini, animatore di serate memorabili. La diversità fra la zona destra e quella sinistra del volto, fra l’occhio con la pupilla e quello nero e cavo, dona un senso di mobilità dei tratti, che a sua volta rivela quella che doveva essere l’espressione del personaggio.
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Max Jacob davanti a una porta
1916
olio su tela; 93 x 60
Cincinnati, Art MuseumModigliani conobbe lo scrittore e poeta Max Jacob poco dopo l’arrivo a Parigi, quando entrambi vivevano nel quartiere di Montmartre, fra Otto e Novecento il quartiere degli artisti, poi sostituito dalla zona di Montparnasse. Jacob fu uno dei più cari amici di Modigliani; attraverso di lui, il pittore livornese entrò in contatto con il mercante Paul Guillaume, che diventerà uno dei suoi collezionisti principali. Modigliani ha dedicato a Jacob due ritratti, uno in cui il soggetto ha un aspetto più mondano, ravvisabile nel cilindro, e questo, in cui poche notazioni fisiognomiche, quali il naso aquilino, rendono la particolare espressione del poeta.
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Paul Guillaume
1916
olio su tela; 81 x 54
Milano, Civica Galleria d’Arte Moderna e ContemporaneaAttraverso l’amico Max Jacob, nel 1915 Modigliani conobbe il mercante d’arte e collezionista Paul Guillaume, che divenne il suo principale sostenitore. Diversi sono i ritratti che Modigliani ha dedicato a Guillaume, in cui sempre viene colto con grande naturalezza, con la sigaretta in mano o seduto di tre quarti, come in questo caso. Il volto largo e il collo massiccio vengono tradotti dal pittore in linee essenziali, che mirano alla sostanza della figura, piuttosto che a una rappresentazione fedele e naturalistica.
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Cendrars
1917
olio su tela ; 61 x 50
Collezione privataModigliani ha dedicato questo ritratto al poeta Blaise Cendrars, di ritorno dalla prima guerra mondiale, dove aveva perduto l’avambraccio destro. Nello stesso anno, il poeta scrisse la presentazione della prima mostra personale di Modigliani alla galleria parigina Berthe Weill, in cui furono esposti diversi nudi che causarono un grande scandalo per la sensualità dell’atteggiamento e per l’intensità cromatica.
Jeanne Hébuterne
1918Modigliani conobbe la giovanissima Jeanne Hébuterne, allieva dell’Académie Colarossi, nel 1917. Dalla loro unione nacque una figlia, Jeanne come la madre, proprio nel momento in cui le condizioni di salute del pittore cominciavano a peggiorare. Sono molti i ritratti di Jeanne di questo periodo, questo è uno dei più intensi, in cui lo sguardo della donna appare profondo e malinconico. Poche ore dopo la morte del pittore la donna decise di seguirlo nel medesimo destino, gettandosi dalla finestra.
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La piccola Marie
1918
olio su tela ; 62 x 50,5
Basilea, KunstmuseumNegli ultimi anni della sua vita, Modigliani ha dipinto quasi esclusivamente ritratti, riflettendo di volta in volta sulle esperienze degli artisti che lo hanno preceduto nell’aprire la via della modernità. In questo caso i riferimenti sembrano ricondurre all’opera di Cézanne e di Degas. Al primo si collega il senso della struttura, per cui la figura assume un suo peso nello spazio, al secondo si avvicina il segno deciso e quella straordinaria capacità di rendere la femminilità giovane, ancora un po’ acerba, ma già pronta a trasformarsi in donna.
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Lunia Czechowska
1919
olio su tela; 46 x 33
Collezione privataParente dei coniugi polacchi Zborowsky, Lunia Czechowska fu anch’essa ritratta da Modigliani, che in questo dipinto conferma il suo interesse per l’arte primitiva. Come ha scritto Lionello Venturi “il prolungamento dell’immagine di Modigliani, eccessivo di fronte alle misure naturali, è stato la necessità essenziale di un gusto che conteneva in sé l’antitesi della profondità e della superficie, del costruttivo e del decorativo, dell’ideale conoscitivo della realtà e del puro fantasma della grazia”.
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Hanka Zborowska
1919
olio su tela ; 41 x 24
Collezione privataHanka era la moglie del poeta polacco Léopold Zborowsky, conosciuto da Modigliani nel 1916. Fra i due si strinse una profonda amicizia; Zborowsky divenne un entusiasta sostenitore del pittore livornese, riunendo nel suo appartamento parigino un buon numero di opere, fra cui numerosi ritratti suoi, della moglie e di una giovane parente, Lunia Czechowska. La testa è colta di tre quarti ed è simile nella tensione volumetrica alle teste scolpite da Modigliani qualche anno prima. I coniugi Zborowsky rimasero vicini a Modigliani fino alla fine e si occuparono della figlia del pittore, Jeanne, subito dopo la scomparsa dei genitori.