Art History: Ricerca iconografica
Angelo
Il nome angelo deriva dal greco e significa messaggero. Il ruolo di messaggero della volontà divina era presente nelle antiche religioni orientali, tanto che il personaggio alato di Mercurio è il prototipo della analoga figura del cristianesimo. L'Antico Testamento abbonda di citazioni relative a esseri la cui funzione è quella di trasmettere la volontà di Dio agli uomini e di proteggere i giusti (angeli custodi). Tra questi ultimi, emergono le figure di Raffaele (Libro di Tobia) e Michele (Libro di Daniele). Nel Nuovo Testamento troviamo invece (Vangelo di Luca) la figura dell'arcangelo Gabriele, che ha il compito di annunciare alla Vergine la nascita di Cristo. Nel V secolo si diffonde un testo, il De coelesti hierarchia, secondo il quale le schiere angeliche si dividerebbero in tre gerarchie principali e nove categorie: serafini, cherubini e troni; dominazioni, virtù e potenze; principati, arcangeli e angeli. I serafini e i cherubini sono creature raffigurate solamente con il capo provvisto di uno, due o tre paia di ali, e sono di colore rosso (serafini) o blu (cherubini), mentre per le altre categorie non esiste una distinzione netta, salvo alcuni specifici attributi. Una generica raffigurazione di angelo sembra rispondere al tipo iconografico di adolescente, più raramente a quello di un fanciullo, dall'aspetto femmineo, vestito di una tunica, con ali e lunghi capelli biondi, quasi sempre aureolato. Quest'ultimo attributo identificatore può a volte supplire all'assenza delle ali.