Art History: Ricerca iconografica
Agostino
Uno dei quattro dottori della Chiesa, Agostino nacque a Tagaste in Algeria nel 354, da padre pagano e madre cristiana (santa Monica), e crebbe come cristiano senza però ricevere il battesimo. A Cartagine studiò filosofia e si allontanò dalla fede. Giunto a Milano per insegnare retorica fu influenzato da sant’Ambrogio e dopo un lungo travaglio interiore, raccontato nelle Confessioni, si convertì; nel 386 ricevette il battesimo. Tornato in Africa nel 388 visse un’esistenza quasi monastica impostata sullo studio. Nel 391 fu nominato sacerdote e dal 396 resse la diocesi di Ippona come vescovo, esercitando anche la funzione di giudice. I suoi scritti principali sono il De Trinitate e il De Civitate Dei. È generalmente rappresentato con gli attributi vescovili (piviale, mitria, pastorale), ma a volte sotto gli abiti può portare il saio nero del suo ordine. Di solito è anziano, il più della volte con la barba corta e scura; in quanto uomo colto e autore di libri tiene in mano un volume o è ritratto nell’atto di scriverlo, o è rappresentato seduto allo scrittoio con la penna in mano. Lo accompagna a volte la colomba dell’ispirazione divina. Altri suoi attributi possono essere il cuore di fuoco, simbolo del suo fervore religioso, o il petto trafitto dalle frecce, metafora del rimorso per la vita dissipata condotta prima della conversione.