Art History: Ricerca iconografica
Giovanni Battista
Giovanni costituisce la figura di connessione tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, essendo l’ultimo profeta, il primo santo e il precursore di Gesù Cristo. Le informazioni sulla sua vita ci vengono soprattutto dai Vangeli e dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Figlio di Zaccaria, sacerdote del tempio, e di Elisabetta, cugina di Maria, nacque quando questa era molto avanti negli anni e la coppia aveva ormai perso la speranza di avere figli. L’annuncio della sua nascita e la scelta del nome furono fatte dall’arcangelo Gabriele. Giovanni prese presto congedo dai genitori per andare nel deserto a condurre una vita di penitenza nutrendosi di locuste e miele. Cominciò quindi a predicare attirando grandi folle; sulle rive del Giordano istituì il sacramento purificatore del battesimo: per questo è detto il Battista. Battezzò anche Cristo e lo riconobbe come Messia quando vide scendere sul suo capo lo Spirito Santo. Poiché Giovanni nelle sue prediche aveva attaccato duramente il comportamento amorale e incestuoso del re Erode Antipa che viveva con la moglie del fratello, Erodiade, il sovrano lo fece gettare in carcere. Durante un banchetto Salomè, figlia di Erodiade, accettò di ballare per il re in cambio della possibilità di soddisfare qualunque desiderio. Su istigazione di Erodiade, chiese e ottenne la testa del Battista: Giovanni venne così decapitato. Tipici attributi di Giovanni Battista sono l’agnello (Agnus Dei), simbolo del sacrificio di Cristo che il santo indica, una croce di verghe e canne molto lunga ed esile, il vestito di pelli con una cintola di cuoio. Può anche reggere la ciotola per l’acqua del battesimo o un favo di miele. Da adulto è raffigurato quasi sempre emaciato e sofferente. Molto comune è la rappresentazione della sua testa mozzata portata su un vassoio, da un’ancella o da Salomè. Una vita autonoma ebbe l’iconografia del Battista infante, detto san Giovannino, raffigurato con la Vergine e Gesù Bambino soprattutto a partire dal XVI secolo.