Art History: Ricerca iconografica
Paolo
San Paolo apostolo, il cui vero nome era Saulo, era originario di Tarso. La sua prima apparizione nel Nuovo Testamento è in veste di persecutore dei cristiani. In viaggio verso Damasco, fu colpito da una luce soprannaturale che lo accecò facendolo cadere da cavallo; mentre era riverso a terra il Signore lo apostrofò chiedendogli perché continuasse a perseguitarlo. Soccorso da un cristiano di nome Anania che lo battezzò ridonandogli la vista, egli si convertì divenendo campione di predicazione presso i pagani. San Paolo e san Pietro sono spesso raffigurati insieme quali “principi” degli apostoli, considerati rispettivamente il rappresentante della Chiesa dei “gentili” (ovvero dei pagani) e dei “circoncisi”. Scampato alla vendetta degli ebrei di Damasco, calato fuori dalle mura della città in una cesta, Paolo si rifugiò a Gerusalemme dove fu accolto dall’apostolo Barnaba di cui fu a lungo compagno nell’opera di conversione e predicazione. Numerosi furono i suoi viaggi missionari, in Asia Minore, Grecia orientale e Spagna, narrati negli Atti degli apostoli e nelle sue Lettere indirizzate ai diversi popoli. Infine giunse a Roma, dove incontrò Pietro e, dopo aver sconfitto il mago Simone, fu condannato a morte dall’imperatore Nerone (54-68), per decollazione. La spada del martirio è infatti il suo tradizionale attributo, insieme al rotolo della Legge ricevuto simbolicamente dalle mani di Cristo. A volte l’apostolo porta con sé un libro che allude ai suoi numerosi scritti. Riconoscibile per la fisionomia spiccatamente orientale, con il naso camuso e il volto ovale dalla carnagione olivastra, egli è ritratto con una lunga barba castana a punta e l’alta fronte calva, vestito con la toga di foggia classica, sotto il tradizionale pallio.